martedì 8 settembre 2015

Due giorni di Relax fuori Roma alla scoperta della Sabina


Cari Amici,
se siete stanchi e stressati da una settimanna di intenso lavoro, traffico e confusione della città, preparatevi uno zaino e mettetevi alla guida verso le porte di Roma.
A circa 45 km di distanza raggiungerete l'aperta campagna delle Terre Sabine, in cui potrete trascorrere, avvolti nella natura incontaminata, un weekend di due giorni all'insegna dell'aria pulita, del buon gusto e di un popolo ricco di tradizioni.


venerdì 4 settembre 2015

Toffia e l'Arte

Il paesino di Toffia sorge su uno sperone del Monte Elci, all'epoca pensato a scopi difensivi.
Nel '400 il paese crebbe demograficamente e cosi' il centro fu ampliato e venne costruita una porta principale insieme alle mura di cinta.



Porta Maggiore
Una di queste fu situata a nord per l'ingresso al paese, si tratta di Porta Maggiore, ancora oggi ben conservata, l'altra a sud, Porta Castello, che serviva per accededere dai campi, queste poste alle estemita', costituivano i due ingressi principali del centro abitato.
In passato a contendersi il territorio furono le potenti casate dei nobili Orsini e Colonna, i quali ancora oggi ne abbiamo le testimonianze dai Palazzi residenziali, i quali si possono ammirare uno dopo l'altro passeggiando per il centro storico, entrando appunto da Porta Maggiore.





Palazzo Orsini, attuale Comune
Essi sono: Palazzo Orsini del 1400, con finestre guelfe e sede attuale del Comune, Casa Oddoni del 1300, la quale all'esterno conserva ancora l'antico intonaco, Palazzo Rufetti (oggi nominato Bufalieri) del 1400, che ospito' il Seminario di Farfa tra il '600 e il '700, Palazzo Palma del 1600 e Casa Orsini del 1300.



via Grottuccia

Le due casate con la costruzione delle rispettive redisenze nobiliari, spaccarono nettamente in due il centro abitativo, unito, ancora oggi, dalla via principale, via Grottuccia. Si tratta di una ripida stradina che vi addentra nel centro urbano dal paesaggio caratteristico, fino in cima al paese, da dove si apre il meraviglioso paesaggio a strapiombo sulle colline circostanti.

Sulle fondamenta del Castello dei Colonna, oggi c'e' una delle Chiese principali del paese, S.Maria Nuova del 1500, anno della posizione della prima pietra.
Tra le opere piu' rilevanti troviamo un dipinto della Vergine col Bambino della scuola del Maratta, ed un reliquario di una Croce d'argento con pietre incise insieme ad un' iscrizione, a ricordo delle relique di S.Lorenzo, contenute all'interno della croce stessa.
L'altra Chiesa principale da visitare, e' la Chiesa di S.Lorenzo del XIII sec. e denominata seconda chiesa sabina.
Al suo interno troviamo due cappelle, in una di queste viene raffigurato un dipinto col martirio di S.Saturnino, da cui la cappella ne prende il nome e dove il corpo giace sotto l'altare.

sculture di Maria Petrucci
Da non perdere sempre nel cuore del centro storico, è il Museo Petrucci, l'entrata è gratuita ed è chiamato Casa Raniero dall'omonimo proprietario, nel quale addentrandosi nell'abitazione dell'artista, si fa un escursus di sculture e dipinti molto particolari e folklotistici.

L'Arte di Farfa

Alle pendici del Monte Acuziano troverete nel cuore della natura, la celebre Abbazia di Farfa, racchiusa nella pacata atmosfera che la circonda insieme al borgo medievale.
Il nome deriva dal fiume che scorre nelle immediate vicinanze, Farfarus di Ovidio conferendo lo stesso nominativo al borgo circostante.
Raggiungendola dalla strada potrete scorgere da subito una senzazione di pace e tranquillità, elemento caratterizzato anche dai monaci benedettini che la abitano.

L'Abbazia fu patrocinata da Carlo Magno e, testimone di una storia oltre che millenaria, nel 1928 fu dischiarata monumento nazionale per la sua bellezza artistica e la straordinaria conservazione architettonica.
La facciata esterna ed il Campanile hanno mantenuto negli anni l'influsso carolingio, mentre l'interno è in stile barocco, nel quale la controfacciata è occupata interamente da un meraviglioso dipinto del Giudizio Universale di Dirck Barendsz.

navata centrale Abbazia di Farfa
Intorno al Monastero si articolano il Chiostro che ospita opere medievali, tra cui da citare la lapide in pietra dell'Abbate Sicardo, datata nel IX sec. e ritrovata nel 1959 all'interno della stessa Chiesa.
Inoltre il Monastero possiede, un orto custodito con passione e dedizione dai monaci benedettini, un'antica Erboristeria dove potrete acquistare i prodotti locali e quelli coltivati direttamente dai monaci nel terreno da loro lavorato e la Biblioteca statale, nel quale sono custoditi circa 5000 antichi e preziosi volumi redatti dagli amanuensi.
prodotti locali 
Biblioteca statale Abbazia di Farfa
Contornati dalla pace dei sensi che trasmette questo luogo incantevole, potrete trascorrere delle ore di assoluto relax, godendo dello spendido panorama che ne fa da sfondo.
Fa parte del Monastero anche l'Istituto "Filippo Cremonesi", voluto dal omonimo stesso che la fondò allo scopo di aiutare ed ospitare i bambini più bisognosi, nel 1993 divenne di dominio privato e grazie a ciò negli ultimi dieci anni fu ristrutturato ed adibito a feste private, congressi e mostre.

una parte del Parco Cremonesi
Appena fuori l'Abbazia, adiacence al borgo, troviamo appunto il "Parco Cremonesi", un vasto spazio verde molto frequentato da ragazzi, famiglie con bambini ed anziani del posto e non, i quali trovano dei momenti di svago e di tranqillità, soprattutto in estate, questo Parco,  è protagonista di molte manifestazioni culturali di vario genere, come mostre o attività teatrali. 


Merita fare una passeggiata nel borgo, dove troverete varie botteghe di abili artigiani, i quali portano avanti le tradizioni dei mestieri dell'epoca, nelle quali si vendono i tipici prodotti locali, come l'olio DOP della sabina e prodotti artigianali di vario tipo.











Visite Giudate:
La visita e' possibile solo con personale dell'Abbazia ed e' consigliata la prenotazione.

Per i Gruppi:
per i gruppi organizzati, associazioni, tour operator, parrocchie e scuole e' obbligatoria la prenotazione tramite i moduli riportati qui sotto. 
La prenotazione non e' vincolante a sara' valida esclusivamente al ricevimento di una mail con comunicazione di confermein cui verra' specificato anche il costo dell'ingresso.

Orari:
ora solare 10:00-11:00-12:00-15:00-16:00
ora legale 10:00-11:00-12:00-15:30-16:30
il giorno della visita e' obbligatorio ritirare i biglietti 15 minuti prima dell'ingresso previsto.

Informazioni prenotazioni e visite guidate per singoli e gruppi:
Tel.  centralino 0765277065
Skype farfaturismo
E-mail turismo@abbaziadifarfa.it




Fara in Sabina e l'Arte

Per gli amanti della Storia dell'Arte primo luogo da visitare è Piazza Duomo la quale racchiude la Collegiata di S.Antonio Martire, che le da il nome, la Torre Campanaria, la Cisterna Farnese, che serviva per la raccolta delle acque piovane ed il Museo Civico Archeologico con annessso il Monte Frumentario, l'antico Forno Civico, il quale tutt'oggi sforna il tradizionale "pane di fara".
Navata centrale del Duomo di Fara in Sabina

Il Duomo è stato riaperto un anno fa alle funzioni religiose ed ai turisti dopo vent'anni di chiusura per l'inagibilità della struttura, fu edificato nel '200 sopra la vecchia Chiesa insieme al Cemeterio, oggi riconosciuto come ossario e visibile dal lato sinistro della navata centrale, ed al Campanile diviso.
Al suo interno custodisce molte opere maestose, tra le piu importanti La Crocifissione tra la Vergine e San Giovanni, della scuola del Guido Reni e L'Educazione della Vergine del pittore Vincenzo Manenti
Un'altra pregiatissima opera d'arte è il Tabernacolo in alabastro di Volterra alto circa un metro e mezzo, attribuito a Jacopo Barozzi detto "il Vignola" che oggi si riconduce alla scuola dello stesso.


Crocifisso del Duomo di Fara in Sabina
Tra le opere ne troviamo una più attrattiva e celata dal mistero, il Crocifisso ligneo rivestito in pelle umana, dalla documentazione storica si tratta di un manufatto appartenente all'operato orientale.  















Contatti:
Tel. 0765-277327, 0765-277270
escalante2@gmail.com



Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina
Nella stessa piazza del Duomo potete recarvi al Museo Civico Archeologico fu istituito nel 1980 presso l'Abbazia di Farfa e nel 2001 fu spostato nell'attuale sede rinascimentale di Palazzo Brancaleoni aperto come museo. 

Al suo interno sono conservati i reperti archeologici rinvenuti negli scavi condotti dall'istituto di archeologia etrusco-italica del CNR negli anni '70 che, hanno reso possibile la ricostruzione e la conoscenza delle importanti caratteristiche della vita e della cultura del popolo dei Sabini, dominatori di questa zona del Lazio dalla seconda meta' del VIII secolo a.C fino alla conquista dei Romani nel III secolo a.C.. 
La raccolta del Museo ci mostra, nelle prime sale oggetti facenti parte del mondo quotidiano del centro abitato chiamato Cures, con la ricostruzione dell'originale capanna risalente al III a.C. e nelle ultime la zona della necropoli, Eretum, nelle quali vengono riportati i corredi delle tombe di Colle del Forno (in particolare), raccontandoci l'evoluzione dello status sociale e culturale di questo popolo. 

Proprio della zona della necropoli fa parte l'ultimo prezioso rinvenimento datato 2009, di una Tomba di un Principe (Tomba 36) che oggi è allestita in una sala del Palazzo Frumentario di fronte al Museo.
In questa sala il visitatore, grazie all'effetto scenografico e multimediale, viene trasportato come un viaggio nel tempo, all'interno della stessa tomba in cui sono conservati gli oggetti appartenenti al Principe, fra i quali all'interno di una teca al centro della stanza è posizionato il trono reale




Orari:
dal martedi alla domenica 09:00-13:00
venerdi 14:00-18:00
giorno di chiusura il lunedi
giorno di prenotazioni il mercoledi

Costo biglietto:
2,50 euro
entrata gratuita per gli studenti e dai 60 anni in su

Per le visite guidate per i gruppi ed ulteriori informazioni:
Tel/Fax 0765-277321, museo@farainsabina.gov.it



Monastero delle Clarisse di Fara in Sabina
Un altro sito da non perdere, è il Monastero delle Clarisse Eremite, sede di un castello di origine medievale che venne ricostruito nel 1400 e fu sede dell'Abate Commendatario di Farfa. 
Esso fu riorganizzato nel XVIII sec. dal Cardinale Francesco Barbrini a cui si deve la costruzione degli edifici attuali con la fortificazione e la cinta murtaria, destinati nel 1963 alla fondazione del Monastero e quindi, al rigido isolamento della vita di clausura delle monache.
veduta dal Monastero delle Clarisse
L'atmosfera pacata e solitaria del Monastero circondato dai suoi giardini curati, dona al visitatore una senzazione di relax e completezza, grazie anche al magnifico panorama che gode questo luogo, collocato strategicamente al di sopra del Monte Buzio








Contatti:
Monastero Clarisse Eremite
Via Santa Maria in Castello snc
02032 Fara in Sabina - RI
tel. 0765-277021
Fax. 0765-277147
E-mail: sr.M.Chiara = chiara140665@hotmail.it
sr.M.Cristina = panicristina@hotmail.it  (Foresteria e accoglienza)



Inglobato al Monastero si trova il Museo del Silenzio, costituito da un'unica sala rettangolare, sede dell'antica Chiesa di Santa Maria in Castello.
Al suo interno nelle bacheche a parete sono esposti gli oggetti usati dalle monache nella loro vita quotidiana, i quali durante tutto il tempo, sono presentati attraverso materiale audio visivo e proiezioni nel soffitto.
Grazie all'istallazione della visita, chi la vive, riesce ad immergersi completamente in un'esperienza suggestiva e molto emotiva, calandosi nella misteriosa vita di clausura delle monache eremite. 









Orari ingresso (solo su prenotazione):
sabato e domenica 09:30-13:00 (ultimo ingresso alle 12:30) e alle 
15:30-18:30 (ultimo ingresso alle18:00)

Costo:
L'ingresso e' regolamentato da un biglietto standard come offerta in favore del Monastero per consentirne l'apertura e la gestione.
Per la particolarita' del Museo del Silenzio, gli ingressi vengono effettuati tramite turni di visita ogni 30 minuti, con una lista di prenotazione di 25 persone max, con una quota di 3 euro a persona.

Per i Gruppi:
Sono accettati gruppi di min 10 persone. E' sempre necessaria la prenotazione ed e' possibile concordare aperture straordinarie durante la settimana (lun-ven), stipulare convenzioni o applicare i moduli delle visita integrata.